Tag Archives: licenziamento

Il licenziamento orale va provato dal lavoratore Cass. Civ., Sez. Lav., 08/01/2021, n. 149

CASS. CIV., SEZ. LAV., 08/01/2021, N. 149 «La mera cessazione definitiva nell’esecuzione delle prestazioni derivanti dal rapporto di lavoro non è di per sé sola idonea a fornire la prova del licenziamento, trattandosi di circostanza di fatto di significato polivalente, in quanto può costituire l’effetto sia di un licenziamento, sia di dimissioni, sia di una risoluzione consensuale. Tale… Read More »

Indennità di licenziamento illegittimo per vizi formali: incostituzionale il jobs act C.Cost., 24/06-16/07/2020, n. 150

C.COST., 24/06-16/07/2020, N. 150 «É costituzionalmente illegittimo l’art. 4 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183), limitatamente alle parole “di importo pari a una mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di… Read More »

Licenziamento per giusta causa: il tempo trascorso dai fatti addebitati non è di per sé incompatibile con l’immediatezza della contestazione Cass. Civ., Sez. Lav., 12/05/2020, n. 8803

CASS. CIV., SEZ. LAV., 12/05/2020, N. 8803 «I requisiti della immediatezza e tempestività condizionanti la validità del licenziamento per giusta causa sono compatibili con un intervallo temporaneo, quando il comportamento del lavoratore consti di una serie di fatti che, convergendo a comporre un’unica condotta, esigono una valutazione globale ed unitaria da parte del datore di lavoro. Il principio… Read More »

Prova dell’esistenza del giustificato motivo oggettivo e oneri istruttori del datore di lavoro Trib. Bari, Sez. Lav., 25/11/2019

TRIB. BARI, SEZ. LAV., 25/11/2019 «L’onere probatorio della sussistenza del giustificato motivo oggettivo grava ai sensi dell’art. 5 l. 604/66 sul datore di lavoro, cui spetta dimostrare non solo la concreta riferibilità del licenziamento individuale a iniziative collegate a effettive ragioni di carattere produttivo e/o organizzativo, ma anche l’impossibilità di utilizzare il lavoratore estromesso in altre mansioni compatibili… Read More »

Licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore e obblighi datoriali: Cass. 18556/2019 Cass. Civ., Sez. Lav., 10/07/2019, n. 18556

CASS. CIV., SEZ. LAV., 10/07/2019, N. 18556 «In tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, sussiste l’obbligo della previa verifica, a carico del datore di lavoro, della possibilità di adattamenti organizzativi nei luoghi di lavoro – purché comportanti un onere finanziario proporzionato alle dimensioni e alle caratteristiche dell’impresa e nel rispetto delle condizioni di lavoro dei… Read More »

Telefonate salate con il telefono aziendale: il licenziamento è legittimo Cass. Civ., Sez. Lavoro, 12/12/2018, n. 3315

La vicenda processuale Ad un dipendente di una nota azienda di telefonia veniva contestato di aver compiuto una lunghissima serie di telefonate verso numerazioni non geografiche a valore aggiunto, traffico telefonico non attinente alle esigenze di servizio, non consentito nè autorizzato, utilizzando la linea dedicata al fax del reparto ove era occupato, trattenendosi nei locali prima delle ore… Read More »

“REPLAY”- 2017: Apprendisitato: contratto bi-fasico e tutele applicabili Brevi note su Cassazione, Sezione Lavoro, 13/07/2017, n. 17373

«Il contratto di apprendistato, anche nel regime di cui alla l. 19 gennaio 1955 n. 25 (applicabile “ratione temporis”), deve essere considerato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, caratterizzato da una prima fase contraddistinta da una causa mista (con il normale scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione cui si aggiunge quello tra attività lavorativa e formazione professionale)… Read More »

Apprendisitato: contratto bi-fasico e tutele applicabili Brevi note su Cassazione, Sezione Lavoro, 13/07/2017, n. 17373

«Il contratto di apprendistato, anche nel regime di cui alla l. 19 gennaio 1955 n. 25 (applicabile “ratione temporis”), deve essere considerato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, caratterizzato da una prima fase contraddistinta da una causa mista (con il normale scambio tra prestazione lavorativa e retribuzione cui si aggiunge quello tra attività lavorativa e formazione professionale)… Read More »

Licenziamento: il ricorso ex art. 700 c.p.c. non vale ai fini del rispetto del termine di decadenza di 180 giorni del rito Fornero Nota a Cass. Civ., Sez. Lav., 14/07/2016, n. 14390

«L’art. 6, comma 2, della legge n. 604/1966, nel testo modificato dall’art. 1, comma 38, della legge n. 92 del 2012 deve essere interpretato, nel caso d’impugnativa del licenziamento nelle ipotesi regolate dall’articolo 18 della legge 20 maggio 1970 n. 300 e succesive modificazioni, nel senso che, nel termine previsto, venga proposto ricorso secondo il rito di cui… Read More »

Licenziamento: il termine di 270 del Collegato lavoro si applica anche ai rapporti di lavoro precedenti Cass. Civ., Sez. Lav., 04/07/2016, n. 13598

Il caso sottoposto alla Corte di Cassazione, nell’annotata pronuncia (Cass. Civ., Sez. Lav., 04/07/2016, n. 13598), riguarda la problematica circa l’applicabilità o meno, del termine dei 270 giorni dall’impugnazione stragiudiziale (proposta entro i 60 giorni) per intraprendere l’azione giudiziaria avanti al Giudice del lavoro, ai recessi intimati anteriormente all’entrata in vigore del c.d. Collegato lavoro (L. n. 183/2010),… Read More »

Conversazioni Skype di una dipendente: vietato il controllo da parte del datore di lavoro Garante per la protezione dei dati personali. Provvedimento del 03/06/2015

L’esercizio dei poteri di cui dispone il datore di lavoro, nello specifico, il potere di controllo (o meglio di vigilanza) sull’attività dei propri dipendenti, subisce delle limitazioni ed anzi, in alcuni casi, è impedito dall’utilizzo di strumenti informatici, quali l’installazione di un dispositivo software (SkypeLog View) per visualizzare le conversazioni Skype dei dipendenti. E’ quanto stabiilito dal Garante… Read More »

Acquiescenza al licenziamento per inerzia del lavoratore

  «L’eventuale risoluzione del rapporto per mutuo consenso deve risultare da un comportamento inequivoco che evidenzi il completo disinteresse di entrambe le parti alla prosecuzione del rapporto stesso, essendo a tale fine prive di univoco valore sintomatico in tal senso, oltre all’illegittima apposizione del termine, anche la mancanza, pure se per un lungo periodo, di attività lavorativa, nonché… Read More »