A tutti gli amici e lettori.
Lo scorso venerdì sera, 13 novembre 2015, l’assetto essenziale dei sistemi occidentali – con i suoi valori fondanti di democrazia, rappresentanza, protezione dei diritti di libertà, pensiero, coscienza, fede, rispetto della persona umana e quant’altro caposaldo si possa immaginare – è stato spazzato via da un folle soffio criminale, che si ammanta di religione, ma non ha nulla di religioso.
Per questo, oggi abbiamo deciso di dedicare il nostro spazio a un sentimento politico e, aggiungiamo, orgogliosamente politico.
Lo stesso di quei cittadini francesi che hanno cantato il proprio inno nazionale l’altra notte, uscendo dallo stadio assediato; lo stesso di quei cittadini francesi che hanno aperto le porte delle proprie case ospitando quelle persone in difficoltà.
Libertà, uguaglianza, fraternità, contro odio e fanatismo, puramente ed esclusivamente criminali, perché, come ha detto Papa Francesco, chi associa il nome di Dio a episodi come quelli che ci è toccato in sorte di vedere, bestemmia.
Libertà, uguaglianza, fraternità, tutti insieme: quelli che non professano e quelli che professano una fede, qualunque fede essi professino. Tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’essere umano.
Non vincerà l’odio. Vinceremo noi.
No Title
No Description