Nella seduta n. 48 del 28/02/2019, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge di delega in favore del Governo al fine di adottare importanti modifiche legislative in diverse materie, tra cui, quella del diritto civile e di famiglia.
In altre parole, se e quando il Parlamento approverà il citato disegno di legge di delega, ciò comporterà l’incarico al Governo di legiferare in quelle determinate materie e secondo i criteri ivi determinati.
Anche se non sono ancora legge ma solo il preludio di essa, si ritiene importante segnalare questi interventi per conoscere l’andamento, l’indirizzo ed i propositi del potere esecutivo oggi in essere e meglio comprendere l’evoluzione giuridica in certi settori così vivi come quello di famiglia.
Infatti, per quanto riguarda perlomeno il diritto civile ed in specie quello di famiglia, questo sarà grossomodo una vera e propria rivoluzione poichè introdurrà istituti radicalmente nuovi per il nostro sistema come i patti prematrimoniali, i patti successori, e la rinegoziazione per eccessiva onerosità sopravvenuta in materia di contratti.
In particolare, nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 48 del 28/02/2019 si legge che il Consiglio dei Ministri medesimo ha approvato dieci disegni di legge di delega al Governo per le semplificazioni, i riassetti normativi e le codificazioni di settore, ed in particolare, al punto n. 3:
«Delega al Governo per la revisione del Codice civile
Si delega il Governo alla revisione e integrazione del Codice civile. Si prevede di intervenire, tra l’altro, in materia di contratti, di rapporti tra le parti, di successione, di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
In particolare:
[…] in materia di rapporti tra parti, compresi nubendi e coniugi, prevedendo che possano stipulare accordi per regolare i rapporti personali e patrimoniali, anche in previsione dell’eventuale crisi del rapporto, nonché a stabilire i criteri per l’indirizzo della vita familiare e l’educazione dei figli;
in materia di successione, prevedendo la possibilità di trasformare la quota riservata ai legittimari (ai sensi degli articoli 536 e seguenti del codice civile) in una quota del valore del patrimonio ereditario; prevedendo la possibilità di stipulare patti relativi alla ripartizione dei beni, compreso quello che prevede la rinuncia all’eredità (resta inderogabile la quota di riserva prevista dagli articoli 536 e seguenti del codice civile); introducendo misure di semplificazione ereditaria, in conformità al certificato successorio europeo;
in materia di contratti prevedendo, tra l’altro, il diritto delle parti di contratti divenuti eccessivamente onerosi per cause eccezionali ed imprevedibili, di pretendere la loro rinegoziazione secondo buona fede ovvero, in caso di mancato accordo, di chiedere in giudizio l’adeguamento delle condizioni contrattuali in modo che venga ripristinata la proporzione tra le prestazioni originariamente convenuta dalle parti».
Documenti & materiali
Scarica il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 48 del 28/02/2019