Nell’attesa che venga convertito, presumibilmente con modificazioni, il D.L. 90/2014, recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari», pubblicato in G.U. 144 del 24/6/2014, il CNF, in seno all’inaugurazione dell’anno giudiziario forense tenutosi il 16 luglio scorso, ha comunicato i dati emersi all’esito dei primi 14 giorni dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà del processo civile telematico (per il deposito di atti endo-processuali e ricorsi per decreto ingiuntivo).
Nonostante le proposte di emendamenti al testo attuale del decreto legge 24/06/2014, n. 90, la maggior parte delle quali auspicate e volute da CNF e OUA (per l’approfondimento delle relative audizioni in sede parlamentare si veda l’articolo pubblicato su questo blog lo scorso 09 luglio 2014) in questo periodo iniziale (30 giugno-14 luglio) si sono registrati segnali positivi, quantomeno con riguardo al quantitativo degli atti digitali pervenuti nelle cancellerie dei diversi tribunali.
In particolare, nelle prime due settimane di obbligatorietà (30 giugno-14 luglio), i documenti digitali depositati sono oltre 100mila, tra cui:
– atti depositati dai magistrati: 61.000 tra sentenze, ordinanze, decreti, etc
– atti depositati dagli avvocati: 41.000, tra questi spiccano i ricorsi per decreto ingiuntivo (9.700) e le memorie interne al processo (12.000).
Tali dati sono dimostrativi del fatto che l’avvocatura sta sicuramente dando il suo contributo e si sta muovendo nella direzione giusta. Allo stesso tempo si attende che anche gli uffici giudiziari si avviino effettivamente verso questa direzione, dato che come ha allertato il Presidenza dell’OUA in sede di audizione parlamentare alcuni tribunali non si sono ancora adeguati ai processi di informatizzazione richiesti dal pct, necessitando di interventi strutturali precisi.
Documenti & materiali
↑ Scarica il testo del decreto legge 24/06/2014, n. 90