Nel precedente intervento del 26/06 vi avevamo segnalato l’entrata in vigore del decreto legge 24/06/2014, n. 90 recante «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari», pubblicato in G.U. 144 del 24/6/2014, ed, inoltre, negli interventi dei giorni successivi avevamo approfondito sotto un profilo tecnico operativo la materia, segnalando ulteriori contributi volti a fornire indicazioni pratiche sulla materia del PCT ed i primi chiarimenti offerti dal Ministero della giustizia con la circolare 27/06/2014.
Nella “delicata” fase del passaggio alla conversione in legge del D.L. 90/2014 numerose sono le perplessità riscontrate dagli operatori del settore, anche in ordine al profilarsi di dubbi interpretativi, valutazioni sulla legittimità dei depositi telematici sotto un profilo prettamente processuale, possibili relative eccezioni di controparte e via dicendo.
Nella giornata del 07 luglio scorso in Commissione Giustizia presso la Camera dei deputati si è svolta l’audizione di CNF (rappresentato dal Presidente, Guido Alpa) e OUA (rappresentato dal segretario, Paolo Maldari), che hanno suggerito alcune proposte emendative, proprio al fine di evitare, il più possibile, che si presentino le problematiche sopra accennate, nonché nel tentativo di razionalizzare ed uniformare la disciplina normativa in materia.
La posizione del CNF: l’audizione del Presidente Guido Alpa
↑ Il CNF ha proposto in prima istanza l’elaborazione di un testo unico organico dedicato alla raccolta delle disparate disposizioni normative intervenute negli ultimi anni in materia di processo telematico, ove vengano inserite anche norme di coordinamento con il codice di procedura civile.
E’ stata, inoltre, evidenziata l’opportunità di prevedere cd. “misure di sicurezza”, tra cui ad esempio la rimessione in termine, per ovviare alla eventuale decadenza del deposito telematico di una delle parti, provocata da disfunzioni del sistema informatico e/o di cancelleria.
Il Presidente dell’OUA ha poi chiesto il chiarimento della nuova norma che dispone la comunicazione del testo integrale della sentenza da parte della cancelleria nel senso di ritenere escluso che da tale comunicazione consegua la decorrenza del termine breve per impugnare la sentenza: sul punto, infatti, la circolare 27/06/2014 sembrava invece orientarsi in senso contrario, con una evidente forzatura delle norme codicistiche di riferimento (artt. 325, 326 e 327 c.p.c.).
La posizione dell’OUA: l’audizione del segretario Paolo Maldari
↑ Dal punto di vista dell’OUA, che ha offerto comunque massima disponibilità al confronto sulle tematiche del processo civile telematico in sede di conversione ai fini della risoluzione delle criticità riscontrate, vanno assolutamente banditi gli aumenti del contributo unificato.
L’opposizione è stata ferma, anche in considerazione del fatto che – come ha chiarito il segretario Maldari – negli ultimissimi anni i costi complessivi per accedere al sistema giustizia sono lievitati di oltre il 140%.
Queste le parole più significative espresse dal segretario Maldari per mettere in evidenza le differenze tecnologiche dei diversi uffici giudiziari, con altrettanto ferma opposizione alla riduzione degli orari delle cancellerie, almeno sino a che il processo telematico non sarà “davvero” effettivo:
La diffusione dell’informatizzazione degli uffici giudiziari è a macchia di leopardo […] vi sono sedi in cui la realizzazione del PCT è in stato avanzato [Sulmona…] e altre in cui l’informatizzazione è agli albori e che necessitano di interventi strutturali.
Documenti & materiali
↑ Scarica il testo del decreto legge 24/06/2014, n. 90
Scarica il testo del comunicato stampa dell’OUA
Leggi la circolare 27/06/2014 del Ministero della giustizia
