Dimissioni telematiche: la circolare a chiarimenti del Ministero del Lavoro Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 12 del 04/03/2016


Dal 12 marzo 2016 cambieranno le modalità con cui il lavoratore, che intenda recedere dal rapporto di lavoro, dovrà comunicare al datore di lavoro ed alla Direzione territoriale del lavoro le proprie dimissioni, nonché quelle con cui entrambe le parti contrattuali intendano recedere consensualmente da detto rapporto.

Le nuove modalità di comunicazione c.d. telematica sono dettate dalla circolare n. 12 del 04/03/2016 emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in attuazione di quanto previsto dall’art. 26 D.LGS. n. 151/2015, uno dei diversi decreti attuativi del c.d. Jobs act.

Nella volontà del legislatore – chiarisce la circolare in commento – l’esclusività della modalità telematica delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, a pena di inefficacia delle stesse, ha come finalità quella di evitare il fenomeno, piuttosto diffuso, delle c.d. dimissioni bianco.

Nel nuovo contesto permane in capo al lavoratore l’obbligo del preavviso, salvo ovviamente i casi in cui sussista giusta causa del recesso da parte del lavoratore, nonché alla possibilità per il lavoratore di revocare, sempre con le medesima modalità telematiche, le dimissioni date.

Nel novero dei rapporti esclusi dalla nuova disciplina rientrano, oltre a quelli interrotti durante il periodo di prova, anche il lavoro domestico, il lavoro marittimo e quelli nei quali le dimissioni (o risoluzioni consensuali) provengano dalla lavoratrice nel periodo di gravidanza o dalla lavoratrice madre (o dal lavoratore padre) durante i primi tre anni di vita del bambino, dimissioni che incontrano ancora oggi lo step c.d. di convalida in sede di Direzione territoriale del lavoro.

Oltre alle esclusioni normativamente disciplinate, la circolare chiarisce in via interpretativa che la disposizione in questione non può trovare applicazione neppure nei rapporti di lavoro con la P.A., dal momento che, come sopra osservato, la ratio dell’intervento normativo è quella di contrastare la pratica delle dimissioni in bianco, pratica che non risulta presente in tale tipologia contrattuale.

Il modello telematico, utilizzabile sia dal lavoratore (previo possesso del PIN INPS dispositivo) che dagli intermediari (patronati, organizzazioni sindacali, etc., che dovranno essere registrati sul portale Cliclavoro come “Operatori”) sarà disponibile sul sito www.lavoro.gov.it entro il 12/03/2016 e conterrà 5 sezioni nelle quali andranno rispettivamente inseriti i dati delle parti contrattuali (lavoratore e datore di lavoro), quelli identificativi del rapporto di lavoro, la data di decorrenza del recesso ed, infine, una identificativa del soggetto abilitato e dei dati rilasciati dal sistema in modo da rendere non contraffabile e non falsificabile il modulo generato.

Documenti & materiali

Leggi la Circolare del Ministero del Lavoro n. 12/2016

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Author: Avv. Francesca Serretti Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 24 febbraio 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2010. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione lavoro di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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