Le regole tecniche antiriciclaggio per gli avvocati emesse dal CNF: esenzioni e regole di verifica

By | 26/09/2019

Il CNF, nella seduta del 20 settembre scorso, ha emanato le regole tecniche antiriciclaggio per gli avvocati a mente di quanto previsto dall’art. 1, 2° co, D. Lgs. 25/05/2017, n. 90.

Il provvedimento, cui si aggiungono anche il documento che contiene «Criteri e metodologie di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con particolare riferimento all’adeguata verifica semplificata» e una «Guidance for a risk-based approach for legal professionals» in lingua inglese, si connota per il tentativo di operare una semplificazione nelle attività in questione per quanto riguarda la professione forense.

Sotto questo profilo, la disposizione di maggior interesse sembra essere quella contenuta nella Regola n. 2, la quale esclude dal novero delle attività soggette agli oneri di cui all’art. 3, 4° co, lett. c, D. LGS. 21/11/2007, n. 231:

  • la consulenza stragiudiziale avente ad oggetto atti e negozi di natura non patrimoniale;
  • l’attività di assistenza, difesa e rappresentanza del cliente in giudizio avanti a qualsivoglia Autorità Giudiziaria o Arbitrale, ivi incluse la mediazione D. Lgs. 4 marzo 2010, no. 28 e la negoziazione assistita ex D.L. 12 settembre 2014, no. 132, e ogni attività a queste prodromica o conseguente, ivi comprese conciliazioni e transazioni;
  • l’attività di assistenza, difesa e rappresentanza in tutte le procedure di natura amministrativa o tributaria;
  • gli incarichi quali amministratore di sostegno ex art. 404 e ss c.c. e 720 bis c.p.c., tutore e curatore ex artt. 414 e ss. c.c. e 717 c.p.c;
  • gli incarichi quale arbitro rituale o irrituale, curatore fallimentare e commissario giudiziale ex artt. 28 e 165 R.D. 16 marzo 1942 no. 267;
  • l’incarico di mediatore ex art. 16 D. Lgs. 4 marzo 2010, no. 28, fermi restando gli obblighi di cui all’art. 62 del Codice Deontologico Forense, approvato dal Consiglio Nazionale Forense il 31 gennaio 2014 in attuazione della legge 247/2012 – recante Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, e pubblicato in Gazzetta Ufficiale no. 241 del 16 ottobre 2014;
  • l’incarico di custode giudiziario ex art. 65 c.p.c e delegato alle operazioni di vendita ex art. 534 bis e 591 bis c.p.c.;
  • ogni altra operazione, atto o negozio non espressamente riconducibile all’elencazione tassativa di cui all’art. 3, comma 4, lettera c) del Decreto.

Il che non sembra cosa da poco, soprattutto se si tiene presente l’interpretazione restrittiva dell’art. 3, 4° co., lett. c. D.Lgs. 231/2007 cit. legittimata dall’ultimo punto dell’elenco sopra richiamato.

Ancora rilevante, inoltre, appare la Regola n. 5, che definisce a basso rischio le seguenti tipologie di clientela:

  • le pubbliche amministrazioni ovvero organismi o enti che svolgono funzioni pubbliche, anche conformemente al diritto UE;
  • società ammesse alla quotazione su mercati regolamentati nella UE;
  • società ammesse alla quotazione su mercati regolamentati extra UE a condizione che non siano situate in Paesi terzi ad alto rischio;
  • i soggetti sottoposti a vigilanza ai sensi del D.Lgs. 1 settembre 1993 no. 385, del D. Lgs. 24 febbraio 1998 no. 58 e del D. Lgs. 7 settembre 2005 n. 209;
  • enti creditizi o finanziari situati in uno Stato extra UE, di cui all’art. 23, comma 2, lettera c, numeri 2), 3), e 4);
  • clienti con sede legale in aree geografiche a basso rischio;

nonché il disposto della Regola n. 6, che, quanto al  tema dell’adeguata verifica della clientela, dispone:

«allo scopo di definire l’idoneità e la tempestività delle misure semplificate di adeguata verifica della clientela nell’ambito dell’attività dell’Avvocato allorquando questi è chiamato a redigere un atto o negozio concernente le operazioni di cui all’art. 3 comma 4, lettera c) del Decreto , e scopo e natura della prestazione risultino manifeste nell’atto o negozio stesso, salva diversa valutazione dell’Avvocato, non è necessario formalizzare in un autonomo documento l’acquisizione di tali informazioni dal cliente».

Documenti & materiali

Scarica le Regole tecniche antiriciclaggio per gli avvocati

Scarica i Criteri e metodologie di analisi e valutazione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con particolare riferimento all’adeguata verifica semplificata

Scarica la Guidance for a risk-based approach for legal professionals

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