Ancora su DEF e Giustizia: la posizione dell’OUA


Nel nostro precedente post avevamo segnalato le misure contenute nel DEF 2014 in materia di giustizia e di come le stesse erano parse, più che novità volte a migliorare la macchina della giustizia nel suo complesso, preoccupanti ombre del passato, meri riflessi del tanto, per certi aspetti, vituperato ddl Cancelllieri.

Avevamo, inoltre, evidenziato come il contenuto del DEF 2014 sul punto – se reso effettivamente nei termini indicati, a scanso di errori – si ponesse in apparentemente inspiegabile contraddizione rispetto alle recenti iniziative di dialogo e confronto tra Ministero ed avvocatura, i cui positivi esiti avevano dato vita all’elaborazione di documenti e proposte, dei quali nel predetto DEF non vi è, invero, traccia alcuna.

La posizione dell’OUA

Con il proprio comunicato del 14/04/2014 l’OUA pare fugare i dubbi sulla comprensibilità del DEF e sul fatto che all’interno dello stesso «permangono, quindi, alcuni passaggi relativi a progetti dei Governi precedenti: in particolare al ddl delega Cancellieri». (Il tutto, naturalmente, salvo eventuale diversa rettifica riconducibile direttamente alla fonte, allo stato, non pervenuta.)

Tuttavia, nonostante i ritenuti controversi contenuti del DEF 2014 espressamente contestati dall’OUA, quali «la cosiddetta motivazione a richiesta, il passaggio disposto dal Giudice dal rito ordinario al rito sommario, la composizione monocratica del Giudice di appello, la riduzione del periodo feriale di sospensione dei termini processuali», aspetti da ritenersi “superati”, lo stesso OUA mantiene viva la già concessa ‘apertura di credito’ nei confronti del nuovo ministro Orlando.

Ed, infatti, nel predetto comunicato il presidente OUA Nicola Marino espressamente richiede al

«al ministro Orlando di sgomberare il campo da alcuni elementi di confusione e proseguire con il percorso condiviso di confronto e dialogo con l’avvocatura e la magistratura, al fine di attaccare e risolvere i gravi problemi della giurisdizione (contenzioso elefantiaco, processi troppo lunghi, enorme arretrato), senza compromettere, comprimere e negare i diritti dei cittadini e il ruolo della difesa».

Dunque il primo passo è stato fatto. Ed è stato un passaggio in pace.

Ora, in tale contesto non resta che sperare, con tanto ottimismo della volontà, che lo stesso Ministro della Giustizia Orlando, visto il perdurante atteggiamento di apertura, nonostante tutto – preme dirlo – manifestato dall’avvocatura, non getti alle ortiche mesi di lavoro e confronto, mantenendo egli stesso la propria disponibilità al dialogo sinora dimostrata, disarmando da subito i pessimisti della ragione.

Documenti & materiali 

Leggi il comunicato stampa OUA del 14/04/2014
Consulta il testo del DEF 2014 (intero testo sul sito del MEF)

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Author: Avv. Claudia Gianotti

Avvocato, nata a Pesaro il 08 settembre 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2011. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione fiscale di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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