Visure catastali: ora visibili i metri quadri anche ai fini Tari Comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate del 09/11/2015

Con il comunicato del 09/11/2015 l’Agenzia informa che a partire da tale data nelle visure catastali degli immobili sarà resa disponibile la superficie catastale nonché la superficie in metri quadri ai fini TARI.

Ricordiamo che la superficie catastale e la metratura ai fini TARI differiscono in quanto nella prima, calcolata secondo le indicazioni contenute nel Dpr n.138/1998, confluiscono anche le superfici di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza e accessorie, le quali ultime, invece, sono escluse dal computo della superficie ai fini TARI degli immobili ad uso abitativo come previsto dalla legge di stabilità 2014.

 Per quanto riguarda la TARI, dunque, grazie all’inserimento di tali dati

ciascun proprietario avrà così a portata di mano anche questa informazione, fornita dall’Agenzia delle Entrate ai Comuni grazie ai flussi di interscambio dati già attivi. In caso di incoerenza tra la planimetria conservata agli atti del catasto e la superficie calcolata, i cittadini interessati potranno inviare le proprie osservazioni, attraverso il sito dell’Agenzia, e contribuire quindi a migliorare la qualità delle banche dati. Già dal 2013 i Comuni possono segnalare errori di superficie riscontrati su immobili presenti nella banca dati catastale..

La novità al momento riguarda i soli immobili censiti alle categorie A (abitazioni e uffici), B (uffici pubblici, ospedali, scuole etc.) e C (garage, cantine, laboratori, magazzini e negozi) e dotati di planimetria. Per gli immobili che ne sono privi, invece, occorrerà presentare una dichiarazione di aggiornamento catastale per l’inserimento agli atti della planimetria. Adempimento, quest’ultimo, comunque necessario, precisa l’Agenzia, posto che «in caso di vendita dell’immobile, il proprietario è tenuto ad attestare la “conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie”, come previsto dall’art. 19, comma 14, del decreto legge n. 78 del 2010».

Si ricorda, infine, che la novità in questione non inciderà sul calcolo delle altre imposte sugli immobili (IMU, TASI, imposta di registro nelle compravendite) per le quali si continuerà ancora, in attesa della riforma degli estimi e di tutto il catasto, a fare riferimento alla rendita catastale attualmente calcolata in base al numero di vani.

Documenti & Materiali

Leggi il testo del comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 09/11/2015

Author: Avv. Claudia Gianotti

Avvocato, nata a Pesaro il 08 settembre 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2011. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione fiscale di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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