Più tutela per le vittime da reato Approvato il decreto legislativo che dà attuazione alle direttiva UE


Durante il Consiglio dei ministri dello scorso 11 dicembre è stato definitivamente approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/29/UE il quale introduce «norme in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI».

IIl decreto, in particolare, si legge nel comunicato stampa del Governo, mira a tutelare le vittime di reato considerate più deboli o che comunque si trovano in condizioni di particolare difficoltà come donne, minore e stranieri e chi sia stato vittima di violenza. Con il decreto in questione viene, inoltre, equiparata la figura del coniuge a quella del convivente: si estendono, infatti, a quest’ultimo tutte le facoltà e i diritti che possono essere fatti valere dal coniuge in caso di morte della persona offesa avvenuta in conseguenza del reato.

Altra novità di rilievo consiste nell’introduzione della definizione di vulnerabilità della vittima. Tale status potrà essere ricavato oltre che dall’età e dallo stato di infermità o di deficienza psichica, dal tipo di reato, dalle modalità e circostanze del fatto per cui si procede. In sostanza «nella valutazione della condizione della persona offesa si terrà conto quindi se il fatto risulta commesso con violenza alla persona o con odio razziale, se è riconducibile a criminalità organizzata, terrorismo o tratta degli esseri umani, se ha finalità di discriminazione e se la vittima è affettivamente, psicologicamente o economicamente dipendente dall’autore del reato». Inoltre, nei confronti di persone offese ritenute particolarmente vulnerabili sarà ora possibile per il Giudice disporre di particolari misure a loro tutela quali l’obbligo della riproduzione audiovisiva delle dichiarazioni anche al di fuori delle ipotesi di assoluta indispensabilità; l’assicurazione che la persona particolarmente vulnerabile non abbia contatti con la persona sottoposta ad indagini e non sia chiamata più volte a rendere sommarie informazioni; la previsione che l’esame della persona offesa particolarmente vulnerabile, in incidente probatorio e in dibattimento, sia condotto con modalità protette.

Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta per l’effettiva entrata in vigore delle nuove misure.

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Author: Avv. Claudia Gianotti

Avvocato, nata a Pesaro il 08 settembre 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2011. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione fiscale di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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