Civilisti, tremate…le riforme son tornate…/2. Ci mancava solo il difensore condannato in solido!

By | 17/12/2013

Ahinoi l’avevamo appena detto in un post di ieri  e credevamo che il legislatore si fosse preso un momento di tempo pensare.

E invece “le magnifiche sorti e progressive” delle riforme a tutti i costi non hanno conosciuto sosta e già stamattina abbiamo appreso che era stato convocato un Consiglio dei Ministri per le 16.30, in cui all’Ordine del Giorno, si ripresentava il ddl di riforma della Giustizia Civile di cui avevamo già parlato.

Il testo sarà presto disponibile, ma per ora dobbiamo accontentarci della conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio stesso, da cui emerge che lo scenario onirico che vi era stato prospettato è, in effetti, divenuto un incubo, in cui il difensore rischia la condanna in solido con la parte soccombente in giudizio.

In sintesi, sembra che siano in arrivo:

  • la possibilità per il giudice di mutare il rito da ordinario a sommario in corso di causa;
  • la motivazione della sentenza di primo grado a richiesta della parte che intenda proporre appello (con anticipazione del relativo contributo unificato);
  • la possibilità del giudice di demandare la quantificazione del credito controverso ad un CTU e decidere sulla base della consulenza (il ministro Cancellieri ha fatto riferimento  al fatto che il CTU deciderà “di chi è la responsabilità” e “qual è il danno che si è verificato“);
  • l’applicazione del rito monocratico, in certi casi, in appello;
  • la possibilità per il giudice di appello di motivare la propria sentenza “per relationem a quella di primo grado;
  • nei casi di temerarietà della lite, la condanna in solido del difensore (come dice la Cancellieri “questo dovrebbe spingere ad una maggiore riflessione per evitare processi di cui è certissima la fine infelice“);
  • altre misure per garantire la fruttuosità dell’esecuzione forzata.

Che dire: #cimancavalaresponsabilitàdisolidodeldifensore.

…. si salvi chi può……

Admin 👿

Documenti & materiali

Leggi il testo del comunicato stampa del C.d.M.
Guarda la conferenza stampa del Ministro Cancellieri

 

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