Divorzio breve: in discussione oggi alla Camera Si attende in serata l'approvazione definitiva

By | 21/04/2015

Cari amici,

vi informiamo che nel corso di queste ore è in discussione alla Camera dei deputati il testo unificato delle proposte di legge concernenti il c.d. divorzio breve, nonché le disposizioni in materia di comunione tra coniugi.

In serata dovrebbe giungere all’approvazione definitiva.

Se così sarà, le novità apportate dalle legge in discorso saranno (in pillole) le seguenti:

– la domanda di divorzio (scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio) potrà essere proposta dai coniugi separati decorsi 12 mesi dalla separazione giudiziale tra coniugi, in luogo dei precedenti 3 anni;

– il termine per proporre tale domanda scenderà a 6 mesi in ipotesi di separazione consensuale (anche in ipotesi di trasformazione in consensuale della originaria domanda giudiziale di separazione tra coniugi);

– viene aggiunto un nuovo comma all’art. 191 c.c. che anticipa il momento dello scioglimento della comunione legale dei beni tra coniugi, che avrà luogo, in caso di separazione giudiziale, al momento in cui il presidente del tribunale, in sede di udienza di comparizione, autorizza i coniugi a vivere separati, mentre, in caso di separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del relativo verbale di separazione, purché omologato. La relativa ordinanza dovrà essere poi comunicata d’ufficio agli uffici di stato civile per l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio;

– è stata inserita una disposizione transitoria che estende l’applicazione delle disposizioni sopra descritte anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge;

– pare confermata, infine, l’eliminazione del c.d. divorzio immediato (o lampo che dir si voglia), che consentiva ai coniugi di richiedere, con ricorso congiunto, lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio anche in assenza di separazione legale, in assenza di figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ovvero figli di età inferiore a 26 anni non economicamente autosufficienti.

Vi aggiorneremo domani sull’evoluzione parlamentare per conoscere la versione definitiva del testo di legge.

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