Divorzio breve: novità in vista


Nel post di ‘riapertura dei lavori’ della nostra rivista in occasione del nuovo anno, era stato svolto un riepilogo di quelle che sarebbero state le principali novità, anche futuribili, che sembrava riservare l’inizio del 2014.

Tra queste ultime si annoveravano oltre alla riforma del processo civile, due specifici provvedimenti in materia di diritto di famiglia, rispettivamente riguardanti i contratti di convivenza e le unioni di fatto. Tali, infatti, stando ai rumors di stampa ed alle immancabili vulgate propagandistiche, sembravano i progetti destinati a diventare, a breve, realtà.

Senonché, oggi il vento sembra girato e, sempre stando ai rumors di stampa ed alle vulgate propagandistiche, la riforma che sembrerebbe pronta a diventare legge dello Stato riguarda il cd. divorzio breve.

Verificando il dato, si scopre che, effettivamente, il 14/01/2014 era calendarizzata, in Commissione Giustizia al Senato, la discussione di due disegni di legge in materia, appunto, di ‘divorzio breve’: uno ad ad iniziativa della Sen. Pinotti (PD) ed uno ad iniziativa del Sen. Buemi (PSI).

Il primo (d.d.l. S 82/2013) è composto di due articoli:

  • l’art. 1 riduce da tre anni ad un anno il periodo minimo di separazione necessario per poter intraprendere la successiva strada divorzile;
  • l’art. 2, invece, intende dare soluzione al problema relativo al momento in cui si verifica lo  scioglimento della comunione legale tra i coniugi, riconnettendolo alla pronunzia dell’ordinanza presidenziale.

Il secondo (d.d.l. S 811/2013) si compone di quattro articoli e sostanzialmente prevede la possibilità per i coniugi di pronunciare la cessazione degli effetti civili del matrimonio, in caso di domanda divorzile congiunta «anche indipendentemente dai casi di cui all’art. 3 [della legge 898/1970]» e, dunque, anche indipendentemente da qualsiasi durata minima temporale della separazione personale.

Ora, da quel che si è letto sulla stampa ‘generalista’ l’approvazione della riforma dovrebbe essere imminente (si parla di giorni per iniziare la discussione in aula). Senonché, tuttavia, al momento, quel che emerge dai verbali della Commissione Giustizia al Senato è che, nella seduta del 14/01/2014 i due d.d.l. sopra indicati sono stati discussi congiuntamente ed il loro esame è stato rinviato.

Nel frattempo, sempre al Senato sono stati presentati altri due disegni di legge sul medesimo argomento in esame.

Il primo (S. 1234/2014) ad iniziativa del Sen. Lumia (PD), presentato il 09/01/2014 ed assegnato alla Commissione Giustizia in sede referente, dal titolo «Modifiche alla legge 1° dicembre 1970, n. 898, recanti semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi per l’ottenimento del divorzio»,

Il secondo (S. 1233/2014) ad iniziativa del Sen. Falanga (FI.PDL), presentato il 14/01/2014 ed anch’esso assegnato alla Commissione in questione, dal titolo «Modifiche al codice civile e all’articolo 3 della legge 1° dicembre 1970, n. 898, in materia di scioglimento del matrimonio e della comunione tra i coniugi».

Di tali disegni di legge non sono ancora disponibili i testi, ragion per cui se ne ignora il contenuto, che si immagina, comunque, di stampo analogo a quelli sopra descritti.

Che dire su tutto ciò? L’affollarsi di disegni di legge a contenuto diverso non pare promettere nulla di buono. Non resta che attendere gli eventi.

Documenti & materiali

Scarica il testo del d.d.l. S 82/2013
Scarica il testo del d.d.l. S 811/2013
Consulta la L.  898/1970

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Author: Avv. Daniela Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 20 agosto 1963. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 1992. Abilitata al patrocinio dinanzi alle magistrature superiori dal 2004. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione famiglia di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833.

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