Canone RAI in bolletta: il sì dell’AGCOM Parere del 28 ottobre 2015


Durante il Consiglio dei Ministri dello scorso 15 ottobre, il Governo ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, meglio noto come Legge di Stabilità 2016.

Una delle novità contenute nella legge di stabilità del prossimo anno e, che ha suscitato discreto clamore, riguarda il canone RAI. Oltre ad annunciarne la riduzione dell’ammontare per l’anno 2016 – dagli attuali euro 113,50 si scenderà ad euro 100 – il Governo ha, altresì, annunciato che per l’anno 2016 sarà prevista una nuova modalità di pagamento del canone. Il prossimo anno, infatti, il canone RAI, con il dichiarato intento di ridurre drasticamente il numero degli evasori, non si pagherà più attraverso il consueto ‘bollettino’, ma verrà addebitato nella bolletta per la fornitura dell’energia elettrica della casa di abitazione.

La circostanza, come era prevedibile, non è passata inosservata e da subito si sono sollevati i primi dubbi riguardanti la legittimità o meno, della suddetta operazione.

Una prima risposta positiva alla novità in questione arriva direttamente dall’AGCOM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Con il parere del 28 ottobre l’Autorità ha, infatti, manifestato il proprio assenso all’introduzione del canone in bolletta, a condizione, tuttavia, che nel contesto della bolletta sia possibile per l’utente distinguere con chiarezza gli importi addebitati a titolo di fornitura di energia elettrica, affinché possa essere in grado di conoscere e monitorare i propri consumi. Di seguito quanto testualmente espresso dall’AGCOM sul punto:

l’Autorità valuta positivamente la circostanza che tale previsione sia mossa dall’intento di ridurre l’area di evasione dagli obblighi contributivi e, al contempo, di ridurre il canone individuale. Al riguardo, si rileva l’opportunità di fare in modo che tale norma sia accompagnata da adeguate garanzie informative in favore degli utenti finali. Le modalità di fatturazione dei servizi di erogazione dell’energia, infatti, possono risultare di difficile lettura per i consumatori finali in virtù dell’attuale livello di complessità del settore. In tale contesto, l’introduzione del pagamento del canone all’interno della fattura energetica non dovrebbe compromettere la possibilità per il consumatore finale di comprendere chiaramente qual è il prezzo pagato per i servizi di fornitura elettrica, in modo tale da poter avere avere piena consapevolezza dei propri consumi e poter operare una comparazione tra gli operatori energetici.

L’Autorità, infine, nel citato parere coglie l’occasione per riscontrare l’esigenza di un prossimo riassetto dell’intera sistema radiotelevisivo nazionale, anche al fine di una maggior apertura concorrenziale e pluralista dell’informazione, auspicando, al contempo, considerato il modello di finanziamento “misto” attualmente adottato, che venga assicurata una più incisiva separazione tra attività proprie del servizio pubblico e attività commerciali, al di là della mera separazione contabile,

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Scarica il testo del parere AGCOM del 28/10/2015

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Author: Avv. Claudia Gianotti

Avvocato, nata a Pesaro il 08 settembre 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2011. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione fiscale di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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