Astensione avvocati: la protesta continua proclamata nuova astensione dal 17 al 22 marzo

By | 24/02/2014

Alla luce delle iniziative di protesta intraprese dall’avvocatura nelle scorse settimane e del bilancio delle stesse, sfociato da ultimo nella manifestazione collettiva a Roma, alle quali hanno preso parte oltre dieci mila avvocati, l’Oua ha deciso di proseguire proclamando una nuova ondata di astensioni dell’avvocatura dal 17 al 22 marzo 2014, manifestando, altresì, la propria solidarietà agli Ordini di Cagliari e Lecce che hanno già da diversi giorni proclamato l’astensione ad oltranza.

La protesta continua

Ebbene sì la “protesta continua”.
Ciò è infatti quanto si legge nel comunicato stampa Oua del 21/02/2014 ove viene confermato lo stato di agitazione dell’avvocatura italiana. Il presidente Nicola Marino ha ribadito che «non ci fermeremo. Se non ci saranno risposte concrete alle proposte avanzate ieri con il grande corteo di Roma, avvieremo una campagna di disobbedienza civile nei tribunali: smetteremo di supplire le enormi inefficienze della macchina giudiziaria e metteremo in evidenza il ruolo fondamentale degli avvocati; non eserciteremo la difesa d’ufficio e il patrocinio a spese dello stato. Senza il ritiro del ddl delega sul processo civile e senza un’interlocuzione seria (con avvocati negli uffici legislativi e nei consigli giudiziari) sarà di nuovo astensione a marzo».

 Ed, infatti, con la delibera del 19/02/2014 viene proclamata «l‘astensione dall’attività giudiziaria civile, penale, amministrativa, tributaria e contabile per i giorni dal 17 al 22 marzo 2014, subordinando, sin da ora, la eventuale revoca, al ritiro da parte del Governo del ddl sulla giustizia civile».

Oltre ad aver proclamato una nuova tornata di astensioni, seppur subordinata al mancato ritiro del ddl sulla giustizia civile, l’Oua invita «tutti i colleghi ad utilizzare ogni forma lecita di disobbedienza civile, ivi compresi:

  • la   revoca   e/o   la  sospensione  da   parte   dei   COA   territoriali   di  ogni  forma  di finanziamento  e  sovvenzione  e,  comunque,  di  sussidiarietà  in  favore  degli  uffici giudiziari;

  • la cancellazione dagli elenchi dei difensori d’ufficio e del patrocinio a spese dello stato;

  • il pagamento del contributo unificato soltanto dopo il ricevimento dell’apposito avviso della cancelleria;

  • la rigorosa applicazione delle norme processuali, con sospensione di  tutte le consuete attività di supplenza agli uffici.»

Tali iniziative, qualora assunte a rigore, renderanno non agevole il normale svolgimento dell’attività giudiziaria. Infatti, come noto agli operatori del settore, ma non a tutti i cittadini, gli avvocati, oltre al proprio lavoro, svolgono numerose attività di supporto ed in ausilio agli uffici giudiziari e, dunque, la rigorosa applicazione delle norme codicistiche processuali potrebbe provocare non pochi disagi.

Nella sempre viva speranza che tali iniziative possano contribuire a rispondere alle profonde esigenze di cambiamento e rinnovamento, non resta, ora, che auspicare che il guardasigilli recentemente insediatosi possa farsi portavoce e garante degli interessi, non di una categoria, bensì della collettività intera, perché una giustizia certa e che funzioni è principio cardine nonché presidio di ogni stato di diritto.

Documenti & materiali

Scarica il Comunicato stampa OUA del 21.2.2014 
Scarica il testo del verbale di delibera Assemblea del 19.02.14

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