L’assistenza morale nei confronti dei figli e la modifica della formula celebrativa del matrimonio.


Un curioso articolo apparso sul sito de Il Sole24Ore qualche giorno fa, richiama l’attenzione dei giuristi, e non solo, sul decreto attuativo (ancora in fase di approvazione) della L. 219/2012 (‘Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali’, in vigore dal 1° gennaio 2013), relativamente alla proposta di modifica della formula celebrativa del matrimonio, civile e concordatario.

La legge sulla parificazione citata, tra le diverse modifiche, ha introdotto il nuovo art. 315-bis c.c. (‘Diritti e doveri del figlio) che annovera, oltre al diritto del figlio di essere mantenuto, educato ed istruito, anche quello di essere assistito moralmente dai propri genitori, e sempre ‘nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni’.

Ed è proprio questa la novità che interessa la nuova formula che il celebrante dovrà pronunciare ai nubendi all’altare, che conterrà il testo dell’art. 147 c.c. (‘Doveri verso i figli‘) nella nuova versione che risulterà all’esito dell’approvazione del decreto di modifica delle disposizioni vigenti in materia di filiazione, con l’aggiunta appunto del concetto di assistenza morale nei confronti dei figli. Questo il nuovo testo: ‘Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’obbligo di mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, secondo quanto previsto dall’articolo 315-bis c.c.’.

Al di là della formula celebrativa, è interessante comprendere in che cosa consista questo nuovo ‘diritto (dei figli, tutti, sia quelli nati all’interno del matrimonio sia quelli nati al di fuori del matrimonio)/dovere (dei genitori, coniugati o meno) di assistenza morale’ introdotto oggi dalla L. 219/2012.

L’assistenza morale altro non è che l’esplicitazione di un diritto all’affetto e all’amore dei figli, oggi finalmente entrato a pieno titolo nella legislazione in materia di filiazione (nella dizione di cui all’art. 147 c.c. e all’art. 315-bis c.c.) e che si trovava già enunciato nella disciplina in tema di adozione e di affidamento dei minori (art. 12, L. 184/1983), ed era stato fatto proprio anche in un risalente disegno di legge (d.d.l. n. 2514/2007) presentato alla Camera il 12 aprile 2007, il cui contenuto è stato in buona parte trasfuso nella nuova regolamentazione.

L’assistenza morale rientra, poi, insieme agli altri doveri elencati dalle norme di cui agli artt. 147 (disciplina estesa dagli artt. 261 e 279 c.c. anche ai figli naturali) e 315-bis c.c. nel più generale cd. ‘dovere di cura’ dei genitori nei confronti dei figli scaturente direttamente della filiazione e strettamente collegato alla potestà genitoriale e dunque con la disciplina ad essa connessa che sanziona l’inadempimento degli obblighi verso i figli dettata dall’art. 330 c.c. (‘Decadenza dalla potestà sui figli’).

Questa una delle significative novità introdotte alla legge sulla piena equiparazione dei figli, che, dando piena attuazione all’art. 30 della Costituzione, ha segnato uno dei momenti di maggiore innovazione attuati dal legislatore, sancendo definitivamente l’equiparazione tra i figli nati da genitori coniugati e quelli nati al di fuori dal matrimonio, riconoscendo ad entrambi l’unico status di ‘figlio’, senza alcun tipo di accezione aggiuntiva.

Per completezza, si ricordano le altre novità introdotte dalla L. 219/2012, tra cui: l’introduzione della cd. parentela naturale o meglio fuori dal matrimonio (discendenza da uno stesso stipite indipendentemente dal matrimonio) con ogni naturale riflesso sui rapporti successori; la possibilità di riconoscimento del figlio nato fuori dal matrimonio anche in assenza del genitore; la possibilità di riconoscimento del figlio incestuoso; l’attribuzione al tribunale ordinario della competenza per i procedimenti ex art. 317-bis c.c., nonché quelli relativi alla potestà genitoriale di cui agli artt. 330 e 333 c.c., qualora sia pendente tra le stesse parti un procedimento di separazione personale, di divorzio ovvero il procedimento ex art. 316 c.c.

Documenti & materiali

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Leggi la L. 219/2012 e vedi i  primi commenti su Altalex
Scarica il d.d.l. 2514/2007

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Author: Avv. Francesca Serretti Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 24 febbraio 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2010. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione lavoro di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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