Con un comunicato stampa dello scorso 14 febbraio 2014 l’Oua ha annunciato che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso in appello presentato dal medesimo organismo avverso il provvedimento di reiezione dell’ordinanza cautelare di sospensione della mediazione obbligatoria in precedenza emesso dal TAR Lazio, Roma, Sezione I, nel dicembre scorso.
L’ordinanza emessa dal Consiglio di Stato, in sostanza, in considerazione della meritevolezza delle questioni proposte dalla ricorrente Oua, ha accolto l’appello e rinviato al TAR per la ‘sollecita’ fissazione dell’udienza per la decisione nel merito.
Tale provvedimento, tuttavia, non dispone espressamente la sospensione della mediazione, tale la ragione che ha spinto l’Oua a presentare al Consiglio di Stato una nota chiarificatrice sul punto, di cui ancora però non si conosce il contenuto.
Il comunicato stampa precisa poi che, in ogni caso, l’ordinanza in questione apre sicuramente la strada allo «stop dell’obbligatorietà della mediazione» – ed, ancora – ribadisce l’Oua,
«la strada maestra è quella indicata dalla mozione approvata a grande maggioranza nel recente Congresso Forense di Bari, in cui si indica come alternativa ad un sistema fortemente contestato (basato sull’obbligatorietà), una rete di meccanismi stragiudiziali alternativi di qualità e non lesivi dei diritti dei cittadini, come soluzione all’eccessivo carico della giustizia civile».
Non ci resta, dunque, che attendere gli eventi per capire dove propenderà l’ennesimo andamento altalenante sulla mediazione: obbligatorietà si? o obbligatorietà no?
Staremo a vedere…..
Documenti & materiali
↑ Scarica il testo del comunicato stampa dell’Oua del 14/02/2014
Scarica il testo dell’ordinanza del Consiglio di Stato n. 607/2014
