Relazione sullo stato della giustizia in Italia nel 2014 Il Ministro Orlando riferisce al Parlamento


Nei giorni 19 e 20 gennaio scorsi il Ministro Orlando ha presentato, come di norma previsto, la propria relazione sullo stato della giustizia in Italia, riferendo a Camera e Senato in merito alle riforme già adottate ed ai progetti in fase di avanzamento nell’ambito del proprio dicastero.

Nel corso della relazione alla Camera il Ministro, partendo dall’esigenza fondamentale di garantire a imprese e cittadini un sistema giudiziario efficiente come ogni stato di diritto propriamente inteso dovrebbe assicurare e garantire, ha posto l’evidenza sul metodo dallo stesso adottato nel corso dell’attività fino ad oggi svolta: il dialogo. Il dialogo con tutti gli operatori del settore

pieno, infatti, è stato il coinvolgimento della magistratura e dell’avvocatura, del personale amministrativo e della polizia penitenziaria, di tutti gli operatori del servizio giustizia e delle loro rappresentanze, nei numerosi tavoli e gruppi di lavoro che ho promosso nel corso di questi mesi.

Numerosi i temi affrontati dal Ministro nel corso della propria relazione:

  • arretrato civile e interventi di degiurisdizionalizzazione;
  • altri interventi in materia civile. Sul punto il Ministro ricorda l’approvazione avvenuta da parte del CDM il 29 agosto 2014 del DDL delega sull’efficienza del processo civile che «si muove lungo quattro fondamentali linee:
    1) specializzazione dell’offerta di giustizia, attraverso l’ampliamento delle competenze del tribunale dell’impresa, e l’istituzione del tribunale della famiglia e delle persone;
    2) accelerazione dei tempi del processo civile, razionalizzando i termini processuali, semplificando i riti, dando un ruolo centrale alla prima udienza, potenziando il carattere impugnatorio dell’appello, accelerando i tempi del giudizio in Cassazione, mediante un uso più diffuso del rito camerale;
    3) introduzione del principio di sinteticità degli atti di parte e del giudice;
    4) adeguamento delle norme processuali al processo civile telematico»;
  • organizzazione e miglioramento delle performance;
  • informatizzazione e digitalizzazione, con particolare riferimento all’entrata in vigore dell’obbligatorietà del processo civile telematico ed alle novità da esso conseguenti, come il potere di autentica degli atti da parte degli avvocati;
  • personale amministrativo;
  • attuazione della legge forense;
  • razionalizzazione della spesa;
  • giustizia penale;
  • carcere;
  • responsabilità civile dei magistrati;
  • semestre europeo.

Il Ministro conclude, infine, il proprio intervento rimarcando l’importanza di giungere ad un sistema giudiziario che funzioni  – e che, come tale, sia percepito dai cittadini – e che possa essere finalmente scevro da sterili scontri a mero fine di propaganda elettorale:

una giustizia efficiente rappresenta un importante obiettivo da raggiungere, poiché tale settore costituisce un’infrastruttura immateriale fondamentale per qualsiasi processo di crescita civile ed economica ed un essenziale pilastro per ogni moderna democrazia. Per questo sento ancora il bisogno di lanciare un appello a tutte le forze politiche, affinché la giustizia non torni a rappresentare un terreno di misera polemica, ma quello di una sfida comune. Una sfida comune, nel più ampio disegno di trasformazione dell’Italia.

 

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Author: Avv. Claudia Gianotti

Avvocato, nata a Pesaro il 08 settembre 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2011. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione fiscale di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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