Verso il processo civile telematico: il 30 giugno 2014 si avvicina


Fra poco più di quattro mesi scatterà l’obbligatorietà del processo civile telematico (PCT) per tutti i professionisti, che diventeranno così professionisti ‘telematici’.
A partire dal 30 giugno 2014, infatti, gli avvocati dovranno depositare, nei procedimenti pendenti innanzi al Tribunale, obbligatoriamente con modalità telematiche, tutti gli atti processuali ed i documenti di parte, senza accedere fisicamente alle cancellerie degli uffici giudiziari. Ciò è quanto disposto dall’art. 16-bis del D.L. 179/2012, introdotto dalla Legge di Stabilità 2013 (L. 228/2012).

Il quadro normativo di riferimento

 Il processo civile telematico, spesso definito con il suo acronimo ‘PCT‘, è stato introdotto con il d.p.r. n. 123/2001 (Regolamento recante la disciplina sull’uso di strumenti informatici e telematici nel processo civile, nel processo amministrativo e nel processo dinanzi alle sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti).

Da lì in poi, il quadro normativo riguardante l’informatizzazione dei servizi della giustizia ed il processo civile telematico si è sviluppato in una serie diversificata di interventi, tra cui i più rilevanti:

d.lgs. 82/2005 (codice dell’amministrazione digitale);
– Legge Finanziaria 2008 (L. 244/07), che ha destinato all’avvio del ‘pct’ le somme di denaro sequestrate nei processi penali e non reclamate nel termine di 5 anni dal passaggio in giudicato delle sentenze;
D.L. 112/2008 conv. in L. 133/08 riguardante l’inoltro delle comunicazioni e delle notificazioni di Cancelleria;
D.L. 193/2009 conv. in L. 24/2010, che ha sensibilmente rivisitato il quadro normativo precedente introducendo l’obbligo per gli avvocati di indicare il proprio indirizzo pec ed il proprio codice fiscale nell’albo degli avvocati relativo all’Ordine di appartenenza, nonché inserendo alcune modifiche al codice di rito essenziali per gli adempimenti connessi all’utilizzo del processo telematico da parte degli operatori;
D.L. 69/2009 conv. in L. 98/2013, che, tra le novità introdotte, ha previsto la possibilità di trasmettere la procura alle liti per via informatica e con sottoscrizione digitale;
D.M. 44/2011 che contiene le regole tecniche del processo telematico, civile e penale, e le successive specifiche tecniche emanate con provvedimento del 18/07/2011;
D.L. 138/2011 conv. in L. 148/2011, che ha introdotto ulteriori modifiche al c.p.c. (tra cui l’obbligo per il difensore di indicare, nell’atto di citazione, nel ricorso, nella comparsa di costituzione e risposta, nel controricorso e nel precetto, il proprio indirizzo pec ed il numero di fax);
D.L. 179/2012 (Decreto Crescita) conv. con modificazioni in L. 221/2012, ad integrazione della disciplina riguardante le notifiche e comunicazioni di cancelleria per via telematica ed, infine, la Legge di Stabilità 2013 (L. 228/2012) il cui art. 1 aggiunge al Decreto Crescita l’art. 16-bis (obbligatorietà del deposito degli atti processuali).

Ambito di applicazione del PCT 

 L’obbligatorietà PCT coinvolge tutti gli atti endoprocedimentali e, dunque, tutti gli atti (e documenti) successivi all’atto introduttivo del giudizio – eccezion fatta per la comparsa di costituzione e risposta, per la quale non è prevista l’obbligatorietà del deposito – nei procedimenti pendenti innanzi al Tribunale.

L’esclusività del deposito telematico riguarderà, a decorrere dal 30/06/2014, i procedimenti contenziosi civili, compresi quelli di lavoro, i procedimenti monitori, le procedure esecutive mobiliari ed immobiliari (fatta eccezione per l’atto di pignoramento), i procedimenti di volontaria giurisdizione ed, altresì, le procedure concorsuali, in quest’ultimo caso con l’unica precisazione che l’obbligatorietà è limitata solo ai curatori, ai commissari giudiziali, ai liquidatori, ai commissari liquidatori ed ai commissari straordinari.

I dati statistici dell’utilizzo del PCT relativi all’anno 2013

Recentemente il Ministero della Giustizia ha pubblicato un documento contenente l’elaborazione dei risultati dell’analisi effettuata sull’impiego del processo civile telematico nell’anno 2013. 

Tale documento mostra come, rispetto ai primissimi periodi di applicazione, l’andamento relativo all’utilizzo del PCT abbia seguito una escalation. In particolare, l’elaborazione dei dati ha registrato che per quanto concerne:

le comunicazioni e le notificazioni di cancelleria: sono state attivate in tutti i Tribunali e le Corti di Appello. L’utilizzo di questo strumento, in luogo del ricorso all’ufficiale giudiziario, ha consentito un risparmio di spesa stimato di € 43.014.762,00, «pari circa alla metà della spesa informatica per la giustizia nello stesso anno 2013»;

i depositi telematici da parte di avvocati e professionisti firmati digitalmente: sono stati attivati nel 67% dei Tribunali (91 su 165) e nel 38% delle Corti di Appello (7 su 28) dislocati sul territorio nazionale, con una maggior affluenza di depositi di decreti ingiuntivi telematici rispetto agli atti processuali (95.000 ricorsi per d.i. rispetto ai 33.000 atti processuali); inoltre l’incremento a dicembre 2013 rispetto a gennaio 2013 è stato dell’85%;

i depositi telematici da parte dei magistrati firmati digitalmente: sono stati 659.626 i provvedimenti depositati, di cui solo 200.000 verbali di udienza; l’incremento a dicembre 2013, rispetto a gennaio 2013, è stato del 91% ed in media al mese vengono depositati circa 80.000 provvedimenti;

gli atti scansionati: l’archivio informativo contiene oltre 3 milioni di documenti, di cui il 23% in formato nativo digitale.

La scadenza si avvicina

La scadenza si avvicina, ma non tutti i colleghi sono ancora propriamente ‘informatizzati’.

Per tale ragione alcuni Consigli degli Ordini sul territorio nazionale stanno organizzando corsi tecnico-pratici in vista dell’imminente entrata in vigore della nuova normativa in materia, mentre scarseggiano, sia sul web che nell’editoria, guide o manuali tecnico-operativi utili allo scopo (segnalo sull’argomento un supplemento pubblicato sul sito di Altalex).

Anche i professionisti meno tecnologici o comunque meno avvezzi all’uso del mezzo informatico, dovranno presto adattarsi alle nuove regole poiché il processo civile telematico, oltre a divenire a decorrere dal 30/06/2014 l’esclusivo strumento per il deposito degli atti (e dei documenti) processuali, comporta sia per i professionisti che più in generale per il sistema giustizia, una serie di vantaggi non indifferenti, tra cui la riduzione della durata dei processi, una maggior efficiente organizzazione delle cancellerie, oltre che un risparmio in termini di tempo e denaro.

Documenti & materiali

Scarica il testo del d.p.r. n. 123/2001
Scarica il testo del Codice dell’Amministrazione Digitale
Scarica il testo del D.L. 179/2012 (Decreto Crescita) conv. in L. 221/2012, e della Legge di Stabilità 2013 (L. 228/2012)
Scarica il testo del D.M. 44/2011 con  regole tecniche del processo telematico e il teso delle specifiche tecniche contenute nel provvedimento del 18/07/2011;
Leggi il documento del Ministero della Giustizia con i datti statistici  sull’utilizzo del PCT nell’anno 2013
Leggi il supplemento pubblicato sul sito di Altalex

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Author: Avv. Francesca Serretti Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 24 febbraio 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2010. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione lavoro di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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