Pre-pensionamento: le anticipazioni del Ministro Giovannini


 Alcuni giorni fa, al termine di una Conferenza Stampa Inail, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, ha anticipato l’esistenza di una ‘bozza’ di progetto per il pre-pensionamento a cui i tecnici del Ministero del Lavoro stanno lavorando di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico.

Lo strumento del nuovo pre-pensionamento dovrebbe essere impostato sulla falsariga di quello già introdotto dalla Riforma Fornero per i datori di lavoro con più di 15 dipendenti, con la previsione di un assegno anticipato di importo minimo di cui potranno usufruire i lavoratori prossimi alla pensione; tutto ciò sino all’effettivo accesso al sistema previdenziale specifico, momento in cui sarà prevista una decurtazione mensile per restituire le somme incassate in precedenza. In sostanza il lavoratore dovrà restituire in percentuale quanto incassato anticipatamente.

L’obiettivo di tale strumento aggiuntivo è quello di  facilitare l’uscita anticipata dei lavoratori prossimi alla pensione, anche al fine di evitare che si verifichi in futuro il problema degli ‘esodati’, ovverosia di lavoratori che si sono ritrovati privi di occupazione, avendo accettato, in vista della pensione, il licenziamento con una ‘buona-uscita’ (ovvero la messa in mobilità), ma che oggi, alla luce della Riforma Fornero che ha innalzato l’età pensionabile, non risultano possedere più i requisiti pensionistici.

La notizia, diffusasi tra la stampa, è stata poi confermata con una nota ministeriale del 21 gennaio 2014 con cui il Ministro Giovannini ha precisato che lo studio in questione ha ad oggetto uno strumento

«finalizzato a favorire la transizione su base volontaria, dal lavoro alla pensione, fermi restando i requisiti dell’attuale normativa. Tale strumento andrebbe incontro a persone e a imprese (come quelle di minori dimensioni) che attualmente non possono utilizzare gli strumenti previsti in materia dalla legislazione vigente. Si ribadisce che l’ipotesi alla quale si sta lavorando non modificherebbe le regole pensionistiche attualmente esistenti, ma offrirebbe uno strumento aggiuntivo cui si accederebbe su base volontaria, con il possibile coinvolgimento delle imprese, come già avviene nei casi previsti dalla legge per le aziende di maggiori dimensioni….»

La nota ministeriale chiarisce dunque i punti fermi del progetto di pensione anticipata da attuare entro breve, che sarà:

– caratterizzato da flessibilità
– impostato su base volontaria
– aggiuntivo rispetto a quello previsto dalla normativa pensionistica vigente, che dunque non dovrebbe essere modificata
– accessibile anche alle imprese/datori di lavoro che occupano meno di 15 dipendenti.

Il passo successivo sarà dunque il confronto con le Parti Sociali e il reperimento da parte del Governo delle risorse finanziarie necessarie affinché lo strumento in questione possa realizzarsi concretamente.

Documenti & materiali

Scarica il testo della nota ministeriale del 21 gennaio 2014
Leggi il testo della Riforma Fornero

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Author: Avv. Francesca Serretti Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 24 febbraio 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2010. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione lavoro di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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