Jobs act é legge/4: delega al governo sulla riforma del mercato del lavoro Le politiche attive per il lavoro e la semplificazione delle procedure e degli adempimenti


Le ultime due deleghe delineate dal Jobs act, o meglio dalla  legge delega n. 183/2014 – che a sua volta costituisce la seconda parte del più ampio piano lavoro del governo denominato Jobs act – interessano l’area delle cd. politiche attive e delle semplificazione burocratico amministrativa.

Quanto alle politiche attive

Il governo dovrà, dunque adottare, entro l’ormai nota data del 16 giugno 2015 (sei mesi dall’entrata in vigore della legge delega), uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive: tale la delega che trova la sua fonte nel 3° comma dell’art. 1 L. 183/2014, a cui il governo in carica perverrà  su proposta del ministro del lavoro e delle politiche attive, di concerto (per i profili di rispettiva competenza) con il ministro dell’economia e delle finanze e con il ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione.

L’adozione dei decreti legislativi in questione ha lo scopo di garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva per il lavoro su tutto il territorio nazionale, nonché di assicurare l’esercizio unitario delle relative funzioni amministrative.

La delega in questione prevede in primo luogo interventi mirati alla razionalizzazione degli incentivi all’assunzione ed all’autoimpiego, anche nella forma dell’acquisizione delle aziende in crisi ad opera dei dipendenti, nonché la definizione di una cornice nazionale giuridica che funga da punto di riferimento per regioni e province autonome.

L’agenzia nazionale per l’occupazione (anche denominata Agenzia)

La legge delega prevede l’istituzione di una agenzia nazionale per l’occupazione – nel seguito della legge delega viene denominata semplicemente Agenzia – partecipata da stato, regioni e province autonome, con attribuzione di competenze gestionali in materia di servizi per l’impiego, politiche attive e ASpI al fine di migliorare l’incontro tra domanda e offerta.

Stante la clausola di invarianza finanziaria contenuta nella legge delega ed inserita anche nella specifica delega in parola, si prevede la rioccupazione presso la medesima Agenzia del personale proveniente dalle amministrazioni o uffici soppressi ovvero riorganizzati, nonché la razionalizzazione degli enti strumentali e degli uffici del ministero del lavoro.

Nella definizione delle linee di indirizzo generali dell’Agenzia verranno coinvolte le parti sociali.

L’Agenzia dovrà intervenire, altresì, in materia di inserimento mirato delle persone con disabilità e degli altri soggetti aventi diritto al collocamento obbligatorio, in funzione di razionalizzazione e di revisione delle procedure e degli adempimenti per favorirne l’inclusione sociale e l’inserimento nel mondo del lavoro, valorizzando così le competenze dei singoli.

Ulteriori previsioni in materia di servizi per il lavoro e politica attiva

Le restanti previsioni in materia di politiche attive specificamente mirate alla promozione dell’occupazione ed all’ausilio e tutela del soggetto in cerca di lavoro attengono essenzialmente alla previsione di norme che puntino:

  • al massimo impiego delle potenzialità offerte dai sistemi informativi;
  • alla valorizzazione delle sinergie tra i servizi pubblici e privati, il terzo settore e gli istituti di istruzione secondaria, professionale ed universitaria;
  • al rafforzamento delle attività di valutazione e monitoraggio delle politiche e dei servizi;
  • all’attivazione del soggetto in cerca di occupazione anche mediante percorsi di ricerca personalizzati.

Quanto alla semplificazione burocratico amministrativa

Il governo dovrà, infine, adottare, nello stesso termine di cui sopra (16 giugno 2015), uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e di razionalizzazione delle procedura e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese.

Tale l’ultima delega, ma non per importanza e solo secondo l’ordine di trattazione degli approfondimenti dedicati di questo blog, che trova la propria fonte nel 5° comma dell’art. 1 della legge delega e che è finalizzata a semplificare e razionalizzare, appunto, le procedure di costituzione e di gestione dei rapporti di lavoro, nonché ad intervenire in materia di igiene e sicurezza sul lavoro.

L’obiettivo cardine della delega in esame è rappresentato dalla diminuzione del numero degli atti amministrativi che circondano i rapporti di lavoro; per attuarlo dovranno essere ideate specifiche modalità, quali ad esempio:

– l’unificazione delle comunicazioni alle pa per eventi identici;
– la pressoché totale abolizione di registri cartacei con contestuale potenziamento dei sistemi di trasmissione telematica;
– la revisione della disciplina in materia di libretto formativo del cittadino;
– la revisione del sistema delle sanzioni con valorizzazione degli istituti premiali;
– la previsione di modalità per assicurare data certa ed autenticità alle dimissioni o alla risoluzioni consensuale del rapporto di lavoro, nonché assicurare certezza a comportamenti concludenti che integrano gli estremi di una cessazione del rapporto lavorativo.

Documenti & materiali

Scarica il testo della Legge 10 dicembre 2014, n. 183; G.U. n. 15 dicembre 2014, n. 290)
Leggi il comunicato stampa del ministero del lavoro del 15 dicembre 2014

 

Print Friendly, PDF & Email

Author: Avv. Francesca Serretti Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 24 febbraio 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2010. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione lavoro di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.