Jobs act (atto II): il secondo step della riforma sul mercato del lavoro Gli emendamenti all'art. 4 D.D.L. 1428/2014


Jobs act: dove eravamo rimasti (il decreto lavoro)

In alcuni post di qualche mese fa avevamo esaminato gli interventi di semplificazione sulle discipline dei contratti (quello a termine e quello di somministrazione di lavoro a termine, l’apprendistato) introdotte dal decreto lavoro, D.L. 20/03/2014, n. 34Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese‘, nonché gli interventi diretti alla smaterializzazione del documento unico di regolarità contributiva (DURC) e le norme riguardanti il sostegno finanziario per i contratti di solidarietà.

Nell’articolo pubblicato in data 31/03/2014 avevamo anche visto che il decreto lavoro era solo il primo step del più ampio piano contenuto nel  cd. Jobs Act.

Per comprendere meglio le ulteriori tappe da compiersi nel programma del cd. Jobs Act, occorre ricordare le parole contenute nel comunicato stampa dello scorso 15 maggio contenente le dichiarazioni del ministro Poletti con cui era stato esplicitato l’obiettivo dei prossimi progetti di riforma, a cominciare dal D.D.L.n. 1428 presentato in Parlamento nella seduta n. 223 ed assegnato alla 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale), all’interno del quale viene inserita anche l’armonizzazione della disciplina dei rapporti di lavoro con l’introduzione di un testo unico normativo:

[…] Con la legge di conversione del decreto si compie il primo passo di un percorso di riforma del mercato di lavoro che sarà completato con gli interventi previsti nel disegno di legge delega in materia di ammortizzatori sociali, di servizi per il lavoro e di politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità ed alla conciliazione.

Jobs act: l’art. 4 del D.D.L. n. 1428/2014 (Delega al Governo in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro, delle forme contrattuali e dell’attività ispettiva)

Il disegno di legge n. 1428 comunicato alla Presidenza il 3 aprile 2014 che contiene le «Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino dei rapporti di lavoro e di sostegno alla maternità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro» nel corso dell’iter parlamentare di approvazione del relativo testo ha subito diversi emendamenti.

Sotto tale profilo, le novità che hanno suscitato maggiore scalpore e clamore sono quelle che interessano l’art. 4 del D.D.L. in questione rubricato «Delega al Governo in materia di riordino della disciplina del rapporto di lavoro, delle forme contrattuali e dell’attività ispettiva».

In particolare, alcuni giorni fa la Commissione Lavoro al Senato ha proposto alcuni emendamenti rispetto al testo d’iniziativa governativa, che hanno portato ad un ampliamento della delega: dalla delega al riordino delle forme contrattuali si è passati alla nuova delega che comprende, come richiamato dalla rubrica della norma, anche il riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva.

Nel testo della Commissione Lavoro al Senato si inseriscono, dunque, anche le previsioni che saranno oggetto dei cd. decreti delegati al governo da adottarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega in materia di:

A) adozione di un testo organico semplificato delle discipline delle tipologie contrattuali: a tale previsione si unisce quella della successiva lettera g) del medesimo articolo che comporterà l’abrogazione delle disposizioni incompatibili con quelle introdotte dal testo organico, al fine di eliminare eventuali duplicazioni normative e difficoltà interpretative e applicative.

B) previsione, per le nuove assunzioni, del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in relazione all’anzianità di servizio.

Quest’ultimo è l’emendamento che ha suscitato le maggiori polemiche e critiche degli ultimi giorni, essenzialmente provenienti dalle parti sociali.

Rispetto al testo originario ove, infatti, si prevedeva una mera possibilità, ed  eventualmente in via sperimentale, di introdurre «ulteriori tipologie contrattuali espressamente volte a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro, con tutele crescenti dei lavoratori coinvolti», il nuovo testo in Commissione Lavoro al Senato descrive, invece, quella che dovrà essere la linea da seguire negli adottandi decreti delegati, con tutti i possibili riflessi che potrebbe avere sulle tutele dei lavoratori attualmente vigenti.

Sul tema è intervenuto un comunicato stampa del ministro Poletti di alcuni giorni fa, il cui contenuto si riporta in parte di seguito

Il testo dell’emendamento all’art. 4 del disegno di legge delega, depositato d’intesa con il relatore, coglie gli spunti emersi dalla discussione sviluppatasi in quest’ultima fase. L’emendamento pone le condizioni per rendere concretamente realizzabile l’orientamento, più volte espresso dal Presidente del Consiglio, di una profonda revisione delle norme che regolano il mercato del lavoro ed i rapporti di lavoro, attraverso una scelta più netta di procedere all’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele progressive, con l’obiettivo di rendere possibile una rapida approvazione della delega da parte della Commissione e del Senato.

C) revisione della disciplina delle mansioni, che prevede il contemperamento dell’interesse dell’impresa all’impiego del lavoratore in ipotesi di riorganizzazione aziendale o ristrutturazione o conversione, con il parallelo interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro.

D) revisione della disciplina dei controlli a distanza;

E) introduzione del compenso orario minimo, nei rapporti di lavoro subordinato ed anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;

F) previsione di ipotesi di estensione del lavoro accessorio per le attività lavorative discontinue e occasionali in tutti i settori produttivi;

G) si veda quanto commentato al punto a);

H) razionalizzazione e semplificazione dell’attività ispettiva.

Attendiamo, dunque, che si completi l’iter parlamentare per conoscere ed esaminare il contenuto del testo definitivo della legge delega di prossima pubblicazione, oltre che naturalmente l’adozione dei decreti delegati che verranno successivamente adottati dal governo.

Documenti & materiali 

Scarica il testo del D.L. 34/2014
Scarica il testo del D.D.L. n. 1428 comunicato alla Presidenza il 3 aprile 2014
Scarica il testo del D.D.L. N. 1428/2014 modificato dalla Commissione Lavoro al Senato

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Author: Avv. Francesca Serretti Gattoni

Avvocato, nata a Pesaro il 24 febbraio 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2010. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione lavoro di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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