Regolamento per l’iscrizione nell’Albo Cassazionisti: critiche dall’ANF Regolamento CNF n. 1/2015

By | 24/02/2016

E’ in vigore dal 29/12/2015 il Regolamento n. 1/2015 relativo ai corsi per l’iscrizione all’Albo dei Cassazionisti emanato ai sensi dell’art. 22 L. 247/2012 ed ha già suscitato diverse polemiche.

Questa volta è l’ANF (Associazione Nazionale Forense), con un comunicato, a evidenziare e denunziare le criticità che sembra presentare il regolamento in questione, soprattutto a seguito delle impugnazioni promosse da alcuni avvocati con il rimedio del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

L’ANF mette in luce le problematiche relative al divario che viene a crearsi tra giovani avvocati – che devono ora intraprendere un lungo percorso, a loro spese, prima di poter diventare avvocati cassazionisti – e coloro, invece, che in virtù del vecchie disposizioni, dovevano soltanto attendere il passare del tempo e dell’esperienza (12 anni di iscrizione all’Albo ordinario).

Come si ricorderà, infatti, Il Regolamento in questione prevede, ai fini dell’iscrizione, che l’avvocato aspirante cassazionista, iscritto all’albo da almeno 8 anni, abbia (lodevolmente e proficuamente) frequentato il corso organizzato dal CNF per il tramite della Fondazione Scuola Superiore dell’Avvocatura (Sezione Cassazionisti), la cui organizzazione è sempre disciplinata dal Regolamento medesimo.

L’ANF contesta la legittimità stessa del Regolamento, specie in relazione all’articolato percorso che gli aspiranti cassazionisti dovranno intraprendere per raggiungere il traguardo; l’ANF nel proprio comunicato evidenzia che le criticità maggiori interessano in particolare:

«preselezione informatica, la frequenza di una scuola obbligatoria a Roma, 10 ore a settimana, una verifica finale di idoneità, la violazione delle norme in tema di concorrenza per l’esclusiva riservata alla Scuola Superiore dell’Avvocatura per l’istituzione dei corsi, la contraddittorietà del requisito dell’effettivo esercizio della professione per poter diventare cassazionista, la specialità delle materie oggetto dei moduli di frequenza».

Non ci resta che attendere l’esito delle impugnazioni al regolamento, cui sopra si è accennato, per verificare se effettivamente i requisiti di accesso all’albo dei cassazionisti continueranno ad essere quelli sopra indicati o verranno migliorati a favore dei giovani avvocati.

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