Il neo-Ministro Orlando e gli avvocati: verso la revoca dell’astensione?

By | 06/03/2014

Eravamo abituati, sino ad ora, ad essere definiti come gente da “togliere dai piedi”, o come “cancri” (si veda il nostro post del 06/02/2014), sicché non può che fare piacere ascoltare le parole del neo Ministro della Giustizia Orlando riportate nel comunicato stampa emesso ieri, 5 marzo 2014, dopo l’incontro tenutosi lo stesso giorno con il CNF e l’OUA.

Il nuovo approccio del Ministro

Infatti, nel comunicato in questione, vengono manifestate alcune significative disponibilità, quali, ad es.

  • quella «ad aprire un confronto su alcuni punti del ddl sul processo civile del dicembre scorso»
  • quella a «lavorare sull’arbitrato e la negoziazione assistita da avvocati»
  • quella a portare (finalmente) a termine «i processi di riforma e l’attuazione della legge sull’ordinamento forense».

Più di ogni altra cosa, però, vale l’idea, sempre espressa nel comunicato stampa in questione, di pervenire ad un sistematico coinvolgimento ed ascolto dell’avvocatura «quale attore decisivo nel quadro del sistema-Giustizia», attraverso la costituzione di «un tavolo ad hoc con le diverse rappresentanze dei legali».

Le reazioni dell’avvocatura: verso la revoca dell’astensione del 17- 22/03/2014?

Le reazioni dell’avvocatura al nuovo corso che sembra aprirsi sono state di segno positivo.

Il Presidente del CNF, Alpa, ha dichiarato:

«siamo molto soddisfatti di questo avvio di collaborazione. Il Guardasigilli, a cui abbiamo augurato un buon lavoro, ha dimostrato attenzione e condivisione circa il potenziale di efficacia in termini di recupero dell’efficienza del sistema di queste nuove misure. (…) Si tratta di un primo buon risultato che premia il lavoro responsabile del CNF per la Giustizia e per l’Avvocatura».

Dal canto suo, l’OUA (che ha incontrato anche il Vice Presidente del CSM Vietti), ha definito l’incontro con il neo Ministro in termini di «dialogo proficuo», aggiungendo che

«domani [oggi per chi legge, ndr] nel corso della Giunta decideremo rispetto alle iniziative di protesta fissate, sullo stato di agitazione e sull’astensione dal 17 al 22 di marzo».

Sembra, dunque, profilarsi la possibilità di una rivalutazione delle ragioni che hanno a suo tempo condotto a deliberare una nuova astensione anche per il mese di marzo 2014.

Sarà un new deal?

Insomma, si cambia verso, a quanto pare. Sarà davvero (finalmente) un new deal nei rapporti tra politica ed avvocatura capace di rispondere alla richiesta di giustizia (vera e non ideologizzata) del Paese?

E’ presto per dirlo. Ma, occorre almeno apprezzare da subito, se non un new deal, un nuovo stile manifestato dal neoministro Orlando, civile, aperto, dialogante e costruttivo.

Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da pensare che potrebbe essere capace di far molto meglio dei suoi predecessori laureati……..

Staremo a vedere, nel frattempo…keep in touch

Admin  😎

Documenti & materiali

Leggi il comunicato stampa del Ministro della Giustizia

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