Nei precedenti post del 29/08/2014 e del 02/09/2014 vi abbiamo ragguagliato sulle novità normative in corso di approvazione durante la sessione del CDM che si è tenuta in quella stessa data e che ha dato luogo a quella che ormai tutti chiamano la “Riforma Orlando“.
E’, dunque, in primo luogo noto che si prevede l’adozione immediata di un decreto legge, detto della “negoziazione assistita“, ma che, in realtà, contiene anche diverse altre norme di rilievo ed interesse.
Sappiamo anche che si preannunzia una legge delega con alcune incisive riforme di rito mirate a assicurare l’efficienza del processo civile (introduzione del tribunale della famiglia, rafforzamento del tribunale delle imprese e non solo).
Ma non mancano provvedimenti di più ampio respiro concernenti, in generale, l’amministrazione delle giustizia (responsabilità civile dei magistrati e riforma della magistratura onoraria), oltre ad ulteriori provvedimenti che riguardano il processo penale (in materia di criminalità organizzata, estradizione e riforma del processo stesso).
Frattanto, cominciano ad apparire i primi segnali dall’avvocatura.
Il CNF mette a disposizione i testi della riforma Orlando
Cominciamo, intanto, dal CNF, che, con un’articolata newsletter del 02/09/2014, pur non prendendo espressamente posizione sul contenuto delle riforme alle porte, ne anticipa i contenuti, mettendo (meritoriamente e finalmente) a disposizione di tutti gli interessati i testi in bozza di quelle che sono le norme in via di approvazione.
I testi che interessano il processo civile
I testi che interessano direttamente il processo civile, sono, ovviamente, quelli del decreto legge “negoziazione assistita” e del disegno di legge per l’efficienza del processo civile, che abbiamo appena citato.
Eccoli:
I testi che riguardano l’organizzazione della giustizia
Poi ci sono i D.D.L. che riguardano, più in generale, l’organizzazione del giustizia, a partire dallo scottante tema della responsabilità civile dei magistrati, sino alla riforma complessiva della magistratura onoraria (di cui si prevede l’impiego anche all’interno dell’ufficio del processo).
I testi disponibili (si tratta delle bozze di relazione a D.D.L., ma la lettura è sicuramente interessante), sono i seguenti:
- bozza della relazione al D.D.L. “responsabilità civile magistrati”
- bozza della relazione al D.D.L. “riforma della magistratura onoraria”.
I testi che riguardano il processo penale
Vi sono, infine, i testi che riguardano il processo penale e che sono i seguenti:
- bozza della relazione al D.D.L. “criminalità organizzata”
- bozza della relazione al D.D.L. “estradizione”
- bozza della relazione al D.D.L. “riforma processo penale”.
Le reazioni dell’OUA
L’OUA, dal canto suo, ha emesso un comunicato stampa che potrebbe dirsi improntato ad un cauto ottimismo.
Ed infatti, pur prendendo atto del fatto che
«il testo di DL che circola in queste ore raccoglie buona parte delle proposte avanzate dall’avvocatura per attaccare l’enorme arretrato e per ridurre i tempi dei processi»,
l’OUA rileva anche che
«serve uno sforzo in più per raggiungere gli obiettivi prefissati: manca, per esempio, la previsione di incentivi fiscali per chi ricorre all’arbitrato. Fondamentali, affinché, i cittadini possano davvero utilizzare a questo nuovo sistema ed evitare così di incorrere negli errori commessi nel passato con la mediazione obbligatoria»,
stigmatizzando, infine, alcuni aspetti n termini negativi, quali
«la mancata previsione per gli avvocati, in caso di accordo delle parti, di poter autenticare le firme di conclusione di un contratto fino a un valore di 300mila euro (ex art.2643 c.c), senza passare per un ulteriore fase attraverso un pubblico ufficiale. Altra criticità per i difensori è l’esclusione dall’accesso alle banche dati nelle esecuzioni».
Le reazioni dell’AIGA
Più aperta sembra la posizione dell’AIGA (le cui dichiarazioni, tuttavia fanno espressamente salva la lettura dei testi che vi stiamo sottoponendo in questo post).
Nel comunicato stampa significativamente intitolato «Avanti con una riforma al servizio dei cittadini», l’AIGA, infatti, premette che
«la riforma della Giustizia varata dal Consiglio dei ministri traccia lo schema di lavoro che in questi mesi è stato oggetto di confronto con l’Avvocatura e punta prima di tutto sulla degiurisdizionalizzazione per alleviare il carico dei tribunali»,
sottolineando il ruolo di «prima linea» spettante agli avvocati nel nuovo contesto che si va delineando.
Questo, al momento, il quadro, ovviamente in continuo aggiornamento.
Buona riforma a tutti…..admin 😎
Documenti & materiali
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