Come è andata a finire/1: il decreto “Destinazione Italia” e l’affaire RCA

By | 03/03/2014

Con un post del 21/01/2014 – R.C.A. le (inquietanti) novità del decreto “Destinazione Italia” – vi avevamo rappresentato una serie di innovazioni in materia di Responsabilità Civile Auto introdotte dall’art. 8 del  D.L. 23/12/2013, n. 145 (cd. decreto “Destinazione Italia”), provvedimento che allora si trovava in fase di conversione ed oggi, invece, è stato convertito nella  legge 21/02/2014, n. 9.

Il ritiro dell’art. 8 del decreto “Destinazione Italia”

 Chi ha letto quel post rammenterà che si trattava di novità (peraltro immediatamente in vigore) ad alto impatto sulla realtà del danno derivante da circolazione stradale: obblighi di scatola nera, draconiane decadenze da prove testimoniali, obbligo di rivolgersi ai centri medici e/o tecnici di fonte assicurativa. Il tutto correlato a sconti sulla polizza di importo predeterminato ex lege: una metodologia che, a molti, era parsa a rischio illegittimità per contrarietà ai principi comunitari in materia di concorrenza, con la conseguenza che, in prospettiva, annullati giudizialmente gli sconti, ai consumatori sarebbero rimasti solo i vincoli.

Ebbene, all’inizio dello scorso mese di febbraio 2014 il governo (Letta) ha integralmente ritirato l’art. 8 del D.L. 23/12/2013, 145, che, dunque non risulta più presente in sede di conversione.

La proposizione di un analogo ddl governativo

 Bene, direte, una vittoria del buon senso giuridico.

Forse. Ma sul tema va tenuto presente che la disposizione ritirata dal Governo il 05/02/2014, il giorno successivo è stata inserita, dal Consiglio dei Ministri, in un autonomo disegno di legge di iniziativa governativa dal titolo “Disposizioni in materia assicurazione di R.C. Auto” (ddl C.2126, Zanonato, presentato alla Camera il 21/02/2014).

Di tale ddl non si è rivenuto il testo, ma i “bene informati” sostengono che esso è identico all’art. 8 del decreto “Destinazione Italia”  in questione.

L’affaire RCA non si chiude qui….

 La repentina caduta del Governo Letta  ha determinato il blocco dei lavori in ordine al ddl appena citato (che risulta, ad oggi, ancora da assegnare).

Ma la cosa, potete giurarci, è solo temporanea e l’affaire RCA continua a covare sotto la cenere di pressioni finanziario/lobbistiche fortissime, pressioni che si cerca costantemente di fare passare come slanci di tutela di un’economia in uno stato d’emergenza e sono, invece, e restano, solo pressioni finanziario/lobbistiche.

Occorrerà vigilare, dunque, a che non si ripropongano anche nel nuovo ddl le pesanti lesioni dei diritti di cittadini in stato di difficoltà (perché tale è la condizione di chi incappa nella materia di cui qui stiamo trattando) che avevamo dovuto leggere nella disposizione ritirata.

Documenti & materiali

Leggi il post del 21/01/2014R.C.A. le (inquietanti) novità del decreto “Destinazione Italia”
Leggi il testo del D.L. 23/12/2013, n. 145 (cd. decreto “Destinazione Italia”), conv. in L. 21/02/2014, n. 9
Leggi il testo del comunicato del Consiglio dei Ministri del  06/02/2014
Vedi lo stato del ddl di iniziativa governativa C.2126, presentato alla Camera il 21/02/2014

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Author: Avv. Luca Lucenti

Avvocato, nato a Pesaro il 20 ottobre 1961. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 1991. Abilitato al patrocinio dinanzi alle magistrature superiori dal 2004. Responsabile di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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