Come pago il mio avvocato: con il bancomat e la carta di credito


La legge di stabilità 2016 (L. 208/2015), oltre ad aver aumentato la soglia per l’utilizzo del denaro contante nelle transazioni tra privati, è intervenuta anche in materia di pagamenti elettronici, modificando l’art. 15 del DL 179/2012 (conv. con mod. dalla L. 221/2012) che aveva a suo tempo introdotto l’obbligatorietà per imprese e professionisti – tra cui avvocati – di accettare pagamenti attraverso carte bancomat, con conseguente obbligo di dotazione del relativo dispositivo.

Dove eravamo rimasti?

Vi era in principio l’art. 15, comma 4, del DL 179/2012, il quale come sopra accennato aveva introdotto, a partire dal 01/01/2014, l‘obbligo per  professionisti e imprese di accettare pagamenti effettuati con carte bancomat. Tale obbligo venne poi effettivamente attuato con la pubblicazione del DM 24/01/2014, il quale in sintesi prevedeva

  1. introduzione di una fase sperimentale dal 28/03/2013 e sino al 30/06/2014 in virtù della quale obbligati ad accettare pagamenti attraverso l’utilizzo di carte di debito erano imprese e professionisti con fatturato superiore a €  200.000,00;
  2. insorgenza dell’obbligo per gli acquisti superiori ad € 30,00;
  3. definizione delle cd. “carte di debito”: ai fini delle normativa in questione, tali erano solo quelle carte che consentivano l’addebito del pagamento in tempo reale (ad es. Bancomat);
  4. possibilità di revisione da parte del Ministero delle soglie e dei limiti di fatturato in riferimento all’individuazione dei destinatari dell’obbligo terminata la fase applicativa (30/06/2014).

Poi ci fu il decreto milleproroghe (art. 15-bis DL 150/2013) il quale posticipava l’entrata in vigore delle disposizioni in questione al 30/06/2014 e ciò, come riportato dal testo della predetta norma, per «consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all’’obbligo di dotarsi di strumenti per i pagamenti mediante carta di debito (POS)».

Infine, sulla questione prese direttamente la parola il Governo. In risposta all’interrogazione parlamentare tenutasi nella seduta dell’11/06/2014, il sottosegretario all’economia Enrico Zanetti, dichiarava espressamente che «non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili con moneta elettronica».

In sostanza, il quadro della situazione poteva delinearsi nei seguenti termini: obbligo sì ma assenza di alcuna sanzione per chi non lo rispetti e, dunque, più  che obbligo, una mera facoltà.

Le novità della legge di stabilità 2016

Veniamo ai nostri giorni. La legge di stabilità 2016 – art. 1 comma 900 – è intervenuta nuovamente sulla questione modificando l’art. 15 del DL 179/2012.

Ecco le novità in sintesi:

  • Tra le carte di pagamento prese in considerazione dalla normativa vengono ora introdotte le “carte di credito“, con ciò eliminandosi le distinzioni tra pagamento in tempo reale o differito/finanziata che ciascuna tipologia di carta consente.
  • L’obbligo di accettare pagamenti attraverso le predette forme elettroniche viene meno in caso di “oggettiva impossibilità tecnica. Che cosa si intenda per oggettiva impossibilità tecnica, come di essa possa esserne appurata o invocata l’esistenza non è al momento dato sapere.
  • Modalità, termini e importi delle sanzioni ricollegate alle violazioni della disciplina vengono demandate a futuri decreti attuativi da parte del Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero delle Economia e delle Finanze.

In conclusione, fino all’emanazione dei citati decreti attuativi non è ancora prevista nessuna sanzione per chi non si fosse adeguato alla normativa e non sia in grado di accettare pagamenti attraverso carte bancomat e ora carte di credito. Si rimane, quindi tuttora nell’ambito della “facoltà”.

Con le modifiche introdotte dalla legge di stabilità, inoltre, vengono necessariamente meno le disposizioni emanate dal DM 24/01/2014, quali, ad esempio la soglia limite di € 30,00 oltre la quale scattava l’obbligo di ricezione del pagamento con carta. Ed anzi, viene invero promosso e incentivato l’utilizzo di carte elettroniche anche per micro-pagamenti sotto i 5 €. Entro il 1 febbraio 2016 il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello Sviluppo Economico dovranno, infatti, definire i tetti delle commissioni bancarie applicabili a tali transazioni in ottemperanza alle disposizioni europee in materia dettate dal Regolamento UE 751/2015.

Attendiamo ancora….

Documenti & Materiali

Scarica il testo della legge di stabilità 2016 L. 208/2015
Scarica il testo del DL 179/2012 vigente al 31/12/2015
Scarica il testo del DL 179/2012 vigente alla data odierna
Scarica il testo del DM 24/01/2014
Scarica il testo decreto cd. milleproroghe (DL 150/2013)
Scarica il testo del Regolamento UE 751/2015

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Author: Avv. Claudia Gianotti

Avvocato, nata a Pesaro il 08 settembre 1982. Iscritta all’Albo degli Avvocati di Pesaro dal 2011. Autrice e componente della redazione. Cura, in particolare, la sezione fiscale di Ragionando_weblog - ISSN 2464-8833

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