Ci voleva un importante atto di protesta come quello dei colleghi di Cagliari che, come vi abbiamo scritto poco fa, hanno deliberato l’astensione ad oltranza (e non solo).
Ci voleva un attacco ai capisaldi del giusto processo civile ed alla funzione dell’avvocatura come quello che si è visto in questi ultimi mesi (e che si sta profilando all’orizzonte).
Sta di fatto che l’ANM sarda ha emesso un comunicato con cui mostra di condividere le ragioni di fondo della protesta degli avvocati, osservando espressamente che:
«la celerità della risposta giudiziaria e la deflazione della relativa domanda non possono in alcun modo sacrificare la piena tutela dei diritti, se non a costo della perdita della finalità della giurisdizione stessa»
e che
«talune riforme, alcune già approvate altre in itinere, sembrano invece andare in una opposta direzione, da un lato, incrementando a dismisura gli oneri per l’accesso alla giustizia e addirittura moltiplicandoli nel corso del processo; dall’altro, introducendo filtri di ammissibilità all’esito di una delibazione necessariamente sommaria; talora, ancora, svilendo la funzione della difesa nel patrocinio dei non abbienti con una riduzione degli onorari nella pretesa di realizzare tagli alla spesa pubblica e finendo, addirittura, col sanzionare il comportamento dell’avvocato attraverso l’individuazione di una discutibile sua responsabilità solidale con la parte».
Il documento in questione si conclude con un auspicio a lavorare insieme, avvocati e magistrati, «accantonando le tematiche che dividono» per individuare le misure concrete che possano risollevare questo nostro malandato sistema.
Non si ricorda, a memoria, un documento tanto chiaro e deciso nel contenuto e tanto condivisibile nel merito, come quello stilato dalla ANM sarda.
Che sia l’inizio di una nuova stagione, che finalmente privilegi l’impegno e la competenza professionale di tutti nell’obiettivo comune di fare della giustizia italiana un sistema dignitoso, equo, rapido, dagli esiti prevedibili e di fare sì che esso sia sentito come tale dai cittadini che ne usufruiscono?
Speriamo che sia così. E’ questa la vera (ed unica) strada.
Documenti & materiali
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